“L’immagine che ogni uomo ha del mondo è e sempre rimane una costruzione della sua mente e non si può provare che abbia alcuna esistenza”.
                                                                                                ERWIN SCHRODINGER

L’attività di ricerca compiuta con metodi rigorosi che porta attraverso prove ed errori ad un sistema di conoscenza è la definizione che universalmente utilizziamo quando parliamo di scienza; solitamente l’obiettivo dello scienziato è quello di arrivare ad una conoscenza oggettivabile e soprattutto certa.  
Negli anni ’50 George A. Kelly fu il precursore di una filosofia che propone di conoscere attraverso la costruzione dell’esperienza personale e di una realtà definita "indipendente". Questa corrente prende il nome di costruttivismo.
Tutta la filosofia costruttivista nasce e prende forma nell’ambito di un quesito, ovvero “come conosciamo?” 
In primo luogo il costruttivismo mette in discussione la possibilità di una conoscenza “oggettiva”, in quanto l’osservatore che entra in contatto con la realtà apporta una modifica al sistema, influenzandolo.  
Il punto di vista dell'osservatore non è mai scevro da teorie di riferimento o dall'esperienze passate.
Quindi, costruiamo la realtà dal momento che ne facciamo costantemente esperienza.


Il costruttivismo ha un'importante influenza sulla teoria e la pratica della psicoterapia. Esso sottolinea l'importanza della costruzione attiva della conoscenza e della realtà da parte del paziente, nonché il ruolo centrale dei significati personali nella formazione della percezione e dell'esperienza.

Lavoro di costruzione di significati alternativi:


Il costruttivismo in psicoterapia si concentra sulla scoperta e l'esplorazione di significati alternativi e nuove prospettive che possono aiutare il paziente a ristrutturare le proprie credenze e a sviluppare una comprensione più funzionale dei propri problemi. Attraverso la riformulazione e l'esplorazione di narrazioni personali, il paziente può sviluppare una maggiore flessibilità cognitiva e affettiva.

Invece di concentrarsi solo sulla ricerca delle cause o sullo svelamento del passato, la terapia costruttivista si concentra sull'identificazione di risorse personali e di strategie di fronteggiamento che possono essere utilizzate per affrontare le sfide attuali e future.

Attraverso l'accento sulla responsabilità personale e sulla costruzione attiva della propria realtà, il paziente diventa un agente attivo nel processo terapeutico. Ciò può favorire un senso di controllo e di efficacia personale, permettendo di sviluppare una maggiore fiducia nelle proprie capacità di affrontare le sfide della vita.

È importante notare che il costruttivismo in psicoterapia si basa su una prospettiva contestuale e relazionale, riconoscendo l'importanza del contesto sociale e delle relazioni nella costruzione della realtà. Ciò implica che le influenze culturali, sociali e relazionali sono considerate fondamentali nel processo terapeutico e nella costruzione dei significati personali.