Il procrastinare è un problema che accomuna quasi tutte le persone che vivono su questo pianeta. 

Chi, almeno una volta nella vita,  non si è trovato a combattere con la sensazione di "dover fare quella cosa" e il continuo rimandare la stessa, adducendo a giustificazioni più disparate?


Ma cosa si nasconde spesso dietro la procrastinazione?


Ti propongo un'iniziale distinzione: 

  • Procrastinazione determinata dal contesto e dal periodo. Può capitare, infatti, che in un certo periodo ci sentiamo particolarmente stanchi e sentiamo di staccare dai doveri della vita quotidiana, rimandandoli ad un secondo momento;
  • Procrastinazione indeterminata. Vale a dire che in questo caso il comportamento del rimandare viene adottato in molte situazioni, si protrae nel tempo e diventa sempre di più un modus operandi, quasi strutturante la personalità dell'individuo.


In merito al secondo caso la ricerca in psicologia si è da sempre occupata di studiare gli effetti di questo comportamento e soprattutto come combatterlo, analizzando diverse possibilità e indicando vari step da seguire, anche se spesso ci si scontra con una condizione che somiglia ad una vertigine da cui è difficile risalire. 
Cosa dovrebbe cambiare allora, affinchè si possa uscire dal baratro della procrastinazione?

 

Premessa


Se mi trovassi davanti ad una serie di compiti da svolgere il cui risultato di riuscita o non riuscita provocasse dentro di me un pensiero del tipo: "Se ci riesco sono capace, se non ci riesco sono un fallito"... arriverei ben presto alla conclusione che sarebbe meglio evitare di svolgere quel compito o quell'obiettivo imposto e lo rimanderò.

 Il continuo rimandare, se in un primo momento può farmi sentire meglio evitando emozioni negative come ansia e paura di fallire, dopo poco mi farebbe toccare con mano il fallimento per aver perso prima ancora di iniziare a giocare. Ecco che si  ottiene una procrastinazione di tutto rispetto.


La soluzione del "più di prima"


Un altro modo per alimentare la mia procrastinazione sarà aggiungere più cose da fare rispetto a quelle che già mi sono prefissato di fare e questo mi farà percepire ben presto di avere davanti a me un'inesorabile mole di attività che fallirò.


Considerando che le soluzioni per risolvere una problema devono essere adattate alla persona e che non esiste un ricettario per evitare di procrastinare che valga per tutti indistintamente, un buon modo per iniziare è il seguente:
Scegliere una piccola cosa da fare al giorno, la più piccola da poter mettere in pratica. 

Questa semplice modalità permetterebbe di partire dall'azione per cambiare un comportamento.

L'azione, infatti, è la chiave che trasforma i nostri intenti in risultati concreti, modellando il nostro comportamento e il nostro stile di vita.